lunedì 21 marzo 2016

The Body - No One Deserves Happines


















È bene avvicinarsi alla musica dei Body con estrema cautela. Almeno questo è il primo consiglio che mi sento di darvi. Il secondo è: alzate il volume più che potete. L' abilità nel cambiare pelle è ormai una prerogativa importante per il duo di Providence. A distanza di tre anni dal precedente "Christs, Redeemers" e a pochi mesi dall' album omonimo collaborativo "The Body & Krieg", i due di Portland si affidano ad una ricerca sonora fatta di un' elettronica ricca di suggestioni laceranti. Quello che ne consegue è un suono totale, capace di mutare in ondate spasmodiche di assoluta potenza. Prendete ad esempio la calma apparente dell' iniziale Wanderings, che da un momento all' altro dà sfogo a scosse telluriche incontrollabili. Oppure alle percussioni tribali di Shelter Is Illusory  su cui si frantumano chitarre abissali e la splendida voce di Maralie Armstrong. Voce che impreziosisce anche i ritmi alieni di Adamah e il pianoforte spettrale della title track. Maestoso nel suo incedere, "No One Deserves Happines" esplode secondo criteri che mai perdono di vista le radici dei due musicisti americani. Doom metal ricoperto da tonnellate di materiale tossico pronto a deflagrare in vortici dalla dimensione epica. Sempre mantenendo una lentezza inesorabile. 10 le composizioni messe in campo questa volta. Chitarre, batterie, fiati, beat, pianoforti e pulsazioni raggelanti si deformano e si dilatano plasmando un suono ipnotico, imprevedibile, feroce. La voce di Maralie Armstrong gioca un ruolo fondamentale e rende il lavoro ancor più incredibile. In assoluto il disco più accessibile pubblicato finora. E non è certo un difetto.

Assordante | 7.8



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