Facile perdere il conto delle innumerevoli pubblicazioni di Ty
Segall. Dalle uscite soliste alle svariate collaborazioni, passando per i progetti
paralleli, Ty dimostra essere un uragano irrefrenabile. Lo
avevamo lasciato lo scorso anno alle prese con il progetto Fuzz e un disco
solista alquanto diverso dal solito, “Sleeper”,
realizzato dopo la prematura scomparsa del padre
adottivo a causa di un cancro, e l’allontanamento dalla madre. Una manciata di mesi bastano a ricaricare le batterie. Ecco allora
che
il folletto di origine californiana ci regala l’ennesimo viaggio all’ acido
lisergico: “Manipulator” si compone
di 17 schegge sonore che spaziano tra garage, psych-pop e hard rock. Basta la
solita mareggiata di chitarre distorte, tanta psichedelica nel cuore e il gioco
è fatto: It’ s Over, Feel, Connection, Susie Thumb, The Crawler,
sono assalti fragorosi a cui è impossibile resistere. The Clock, Green Belly, The Hand si cullano dolcemente tra melodie
60’s. Tutto suona godibile e fresco, con pochi eccessi e poca rabbia. “Manipulator” risulta essere un disco bello;
forse il lavoro più accessibile e meglio prodotto finora. Scommetto che alcune di
queste canzoni ce le porteremo dietro per un po’di tempo. L’ appuntamento con
Ty Segall è tra qualche mese. Di certo ha già pronto un altro album. Basta solo attendere.
Frizzante | 7.6
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