giovedì 14 aprile 2011

Joe Bonamassa - Dust Bowl

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Per chi come me ha letto "Furore" di John Steinbeck il termine Dust Bowl non doverebbe essere del tutto sconosciuto.
In italiano è traducibile come conca di polvere e sta ad indicare una serie di tempeste di sabbia abbattutesi sugli Stati Uniti centrali e il Canada tra il 1931 e il 1939 causate da arature profonde del terreno che finirono col distruggere l'erba che ne assicurava l'idratazione.
Durante il periodo di siccità, il suolo seccatosi diventò polvere.
Il vento soffiò il terreno verso est e gran parte della terra rimossa si perse completamente.
Un vero disastro che obbligò molti ad abbandonare le proprie terre e spingersi verso una nuova "terra promessa".
Tra nuvole di sabbia e vento riparte l'avventura di uno dei più grandi chitarristi degli ultimi anni, Joe Bonamassa.
Registrato fra Santorini, Nashville, Malibu e Los Angeles "Dust Bowl" si avvale della
produzione di Caveman Shirley, già produttore di Led Zeppelin, Aerosmith, Black Crowes e del supergruppo Black Country Community capitanato dallo stesso Bonamassa e della partecipazione di leggende come John Hiatt per Tennessee Plates, Vince Gill Sweet Rowena e Glenn Hughes nel brano Heartbreaker, cover di un cassico dei Free di Paul Rodgers.
“E’ il più bell’album che io abbia mai fatto. Ispirato, profondo, organico e ruvido.”
Diffcile poter contraddire ciò che dice lo stesso Bonamassa.
"Dust Bowl" è uno dei lavori migliori del bluesman americano.
Se del blues oggi non ci rimane altro che il suond, Bonamassa dimostra come questo sound possa sopravvivere al tempo.
Con la forza prorompente di una locomotiva il nuovo album parte dai binari di Slow Train, che si introduce al ritmo di un treno e che da inizio a questo viaggio tra la polvere e il vento, tra il blues e il rock.
Un viaggio lungo dodici brani che vive i suoi momenti migliori in Dust Bowl, The Whale That Swallowed Jonah, You Better Watch Yourself, Prisoner, cover di un brano di Barbra Streisand , Tennessee Plates, ma soprattutto The Last Matador Of Bayonne uno dei brani più belli dell'album e dell'intera discografia di Joe Bonamassa.
Il tour mondiale per la promozione del disco è già partito.
Vedrà Joe suonare negli gli Stati Uniti, in Europa, Asia e Australia.
Fin'ora però in Italia non sembrano esserci date confermate.
Questo sarebbe un vero e proprio peccato.

Ispirato - Voto 8

1. Slow Train
2. Dust Bowl
3. Tennessee Plates (featuring John Hiatt and Vince Gill)
4. The Meaning of the Blues
5. Black Lung Heartache
6. You Better Watch Yourself
7. The Last Matador of Bayonne
8. Heartbreaker (feat. Glenn Hughes)
9. No Love on the Street
10. The Whale that Swallowed Jonah
11. Sweet Rowena (feat. Vince Gill)
12. Prisoner

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