E poi arriva il nuovo album dei Sun Kil Moon a ricordarti che la
vita è una cosa davvero meravigliosa, anche se, paradossalmente, il filo
conduttore di questi 11 racconti di Mark Kozelec è la morte. Diventa davvero difficile inoltrarsi nella stesura di una
recensione che possa realmente spiegare il valore e il significato di un disco
del genere. Durante l'ascolto mi ritorna in mente una frase di
Platone: “Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?”
Ed è appunto la morte ad inghiottire i personaggi che animano questo nuovo
lavoro dell’artista americano. Ad accompagnare Mark Kozelec attraverso i solchi
di questo intenso capitolo ci sono musicisti del
calibro di Steve Shelley, Jen Wood, Will Oldham e Owen Ashworth.“Benji” giunge
dopo la collaborazione con Jimmi Lavalle ("Perils From The Sea", 2013) e quella con i Desertshore ("Mark Kozelek
& Desertshore", 2013), e si conferma uno dei lavori più belli di questo
2014. Inquietudine, intimità e dolore, si aggirano come fantasmi tra le
note di queste splendide composizioni; una collezione pregevole di racconti, alcuni
veri e altri parzialmente inventati, serviti da una strumentazione e da
aperture melodiche che fanno gridare al miracolo: Carissa si
dischiude in un profumo di malinconia che inonda l' anima; I Can't Live Without My Mother's Love è struggente fin dal titolo; Truck Driver sembra ripercorrere le
orme lasciate da“Nebraska” di Bruce Springsteen; l’inizio di Dogs strappa il cuore, il seguito lo
frantuma del tutto; la tensione di Pray
For Newtown esplode in un’ evanescente armonia tenebrosa. Ci sono poi ancora
i 10 minuti della sbalorditiva I Watched
the Film the Song Remains the Same, che nel finire ti trascina in paradiso;
Micheline, che offre tiepidi aromi di
nostalgia e Ben's My Friend, che da
sola vale il costo del disco.“Benji”
dunque si presenta come uno delle opere più mature per l’autore di San
Francisco e sembra distillare gli elementi compositivi già espressi nei
precedenti lavori, riuscendo a creare una raccolta di canzoni profonde e indelebili.
Distribuito su etichetta Caldo Verde, l’album sarà disponibile anche in
versione deluxe con l’aggiunta di un secondo disco contenente 5 brani live
suonati nei concerti tra Danimarca, Inghilterra, Svezia e Portogallo.
Da custodire come un tesoro.
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