giovedì 6 febbraio 2014

Sun Kil Moon - Benji

E poi arriva il nuovo album dei Sun Kil Moon a ricordarti che la vita è una cosa davvero meravigliosa, anche se, paradossalmente, il filo conduttore di questi 11 racconti di Mark Kozelec è  la morte. Diventa davvero difficile inoltrarsi nella stesura di una recensione che possa realmente spiegare il valore e il significato di un disco del genere. Durante l'ascolto mi ritorna in mente una frase di Platone: “Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?” Ed è appunto la morte ad inghiottire i personaggi che animano questo nuovo lavoro dell’artista americano. Ad accompagnare Mark Kozelec attraverso i solchi di questo intenso capitolo ci sono musicisti del calibro di Steve Shelley, Jen Wood, Will Oldham e Owen Ashworth.“Benji” giunge dopo la collaborazione con Jimmi Lavalle ("Perils From The Sea", 2013)  e quella con i Desertshore ("Mark Kozelek & Desertshore", 2013), e si conferma uno dei lavori più belli di questo 2014. Inquietudine, intimità e dolore, si aggirano come fantasmi tra le note di queste splendide composizioni; una collezione pregevole di racconti, alcuni veri e altri parzialmente inventati, serviti da una strumentazione e da aperture melodiche che fanno gridare al miracolo: Carissa si dischiude in un profumo di malinconia che inonda l' anima; I Can't Live Without My Mother's Love è struggente fin dal titolo; Truck Driver sembra ripercorrere le orme lasciate da“Nebraska” di Bruce Springsteen; l’inizio di Dogs strappa il cuore, il seguito lo frantuma del tutto; la tensione di Pray For Newtown esplode in un’ evanescente armonia tenebrosa. Ci sono poi ancora i 10 minuti della sbalorditiva I Watched the Film the Song Remains the Same, che nel finire ti trascina in paradiso; Micheline, che offre tiepidi aromi di nostalgia e Ben's My Friend, che da sola vale il costo del disco.“Benji” dunque si presenta come uno delle opere più mature per l’autore di San Francisco e sembra distillare gli elementi compositivi già espressi nei precedenti lavori, riuscendo a creare  una raccolta di canzoni profonde e indelebili. Distribuito su etichetta Caldo Verde, l’album sarà disponibile anche in versione deluxe con l’aggiunta di un secondo disco contenente 5 brani live suonati nei concerti tra Danimarca, Inghilterra, Svezia e Portogallo.
Da custodire come un tesoro.

Stupefacente | 9

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