martedì 15 febbraio 2011

Olafur Arnalds - And They Have Escaped The Weight Of Darkness

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Fuggire dal pese delle oscurità. Questa è la prerogativa del nuovo lavoro di Olafur Arnalds .
Non è mica cosa semplice Olafur.
Anche se in un tempo così buio fuggire può sembrare l'unica soluzione.
In un tempo in cui anche la musica sembra arrendersi e non trovare il suo spazio.
In un tempo in cui un disco come questo rischia di passare inosservato.
Allora si, è proprio il momento di fuggire.
Dopo avere abbandonaro il posto di batterista in formazioni hardcore come i Fighting Shit e i Celestine, Olafur Arnalds esordisce nel 2007 con l'album "Eulogy for Evolution" a cui seguiranno tre EP: Variations of Static del 2008, Found Songs e Dyad 1909 del 2009.
Il nuovo album del polistrumentista islandese si rifugia tra le note alla ricerca di emozioni perdute.
"And They Have Escaped The Weight Of Darkness" risulta quasi deltutto scheletrico.
Sono il pianoforte e gli archi gli elementi portanti del disco.
Ogni singola nota nasconde un emozione. Ogni singolo passo è mosso dalla consapevolezza.
Þú Ert Sólin è il brano che da inizio a questa fuga che ci porterà almeno per qualche minuto lontano dalle nostre paure e dalle nostre insicurezze.
Þú Ert Jörðin arriva ti accarezza e nemmeno te ne accorgi.
Tunglið sembra scrutarti dentro, scorre veloce per poi aprirsi come un fiore ai raggi del post rock.
In Loftið Verður Skyndilega Kalt e in Kjurrt si possono sentire le lacrime dei violini cadere sul pianoforte.
Gleypa Okkur e Hægt, Kemur Ljósið ti portano su macchiandoti dell'azzuro del cielo.
Undan Hulu è una ninna nanna senza leggi gravitazionali.
In Þau Hafa Sloppið Undan Þunga Myrkursins tutti gli strumenti si abbracciano come in un lungo addio.
Ed è allora tempo di fuggire Olafur, in un paese dove il tuo pianoforte, i tuoi violini, le tue note e le tue emozioni possano trovare il giusto riconoscimento.

Impalpabile - Voto 9

1. Þú Ert Sólin
2. Þú Ert Jörðin
3. Tunglið
4. Loftið Verður Skyndilega Kalt
5. Kjurrt
6. Gleypa Okkur
7. Hægt, Kemur Ljósið
8. Undan Hulu
9. Þau Hafa Sloppið Undan Þunga Myrkursins

1 commento:

Marco ha detto...

Ho ascoltato la prima traccia, è interessante..il suono del violino interagisce bene con quello del pianoforte per creare un armonia di suoni che evoca immagini lontane..bello!