giovedì 26 novembre 2015

Robert Forster - Songs To Play


















La proposta è ancora una volta quella di un songwriting peculiare e di elevata eleganza. Robert Forster impiega ben sette anni per il suo ritorno. Lo avevamo lasciato infatti con "The Evangelist", che giungeva nei negozi di dischi a poco tempo di distanza dalla scomparsa dell' amico di avventure Grant McLennan. Nei sette anni che separano i due lavori, Forster ha scritto libri e si è occupato persino di critica musicale. Una volta tornato a vivere nel Queensland, riprende in mano la chitarra per occuparsi di quello che gli riesce meglio: scrivere bellissime canzoni. In "Songs To Play" ne troviamo dieci, una meglio dell' altra. Dall' inizio folgorante di Learn To Burn al folk pop di Let Me Imagine You; dagli spasmi spanish di Songwriters On the Run alla delicata And I Knew. Fanno centro pieno: il pop tex-mex di A Poet Walks, la bossanova angolare di Love Is Where It Is, la nostalgia crepuscolare di Turn On The Rain e il finale struggente di Disaster Motion. L' ex Go-Betweens non tradisce le aspettative e dà vita a un lavoro tanto bello da creare dipendenza, capace di incollare l' ascoltatore alla sedia grazie a una scrittura sagace, costituita da una brillante ossatura pop dal tiro micidiale. Il disco è stato realizzato presso uno studio di registrazione nei pressi di Brisbane e ha visto la collaborazione della moglie Karin Baumler e di due amici di vecchia data come Scott Bramley e Luke McDonald. Da far impallidire un' intera schiera di giovani songwriter.

Brillante | 8

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