giovedì 3 dicembre 2015

Giancarlo Frigieri - Troppo Tardi

Nel libretto interno a un certo punto appare la scritta "Ascoltare a volume alto". Ciò accade prima che arrivi Il Chiodo, brano che si apre così: "Il sale delle lacrime a volte sembra dolce. Ed è qui che iniziano i guai". Giancarlo Frigieri è uno di quelli bravi, soprattutto con le parole. La conferma arriva da queste splendide otto canzoni, che vanno a comporre il settimo album da solista pubblicato dal 2006 ad oggi. Messi alle spalle i progetti Julie’s Haircut e Joe Leaman, Frigieri intraprende una carriera solista di tutto rispetto che lo vede impegnato sul fronte della canzone d'autore. I primi due album in inglese. Poi nel 2009 il passaggio alla lingua italiana. L' autore emiliano oggi si dimostra ancora una volta abile nel saper infondere energia alle proprie composizioni. Dal precedente "Distacco" è trascorso poco più di un anno, il tempo opportuno per ritrovare l' ispirazione. "Troppo Tardi" è un disco intenso, robusto, incisivo nei testi e nelle composizioni. Il nostro si arma solo di chitarra, voce e qualche effetto analogico, intagliando una raccolta di brani che all' occorrenza sanno essere feroci e intimi. Si pensi al noise dell' iniziale Nakamura e alla delicatezza di Galleria. C'è poi un forte senso di libertà a regolare l' intero lavoro. In tal senso Elicotteri e Cani, con quelle chitarre taglienti in distorsione, è uno dei momenti migliori del disco. Frigieri si muove con agilità, districandosi tra folk rock e la più classica canzone d'autore italiana. Fa tutto nel modo migliore possibile, usando cinismo, rabbia e sarcasmo, elementi che si annidano anche tra le melodie affabili di Nel Mondo che Fremo e Il Limite. La qualità è sempre alta; il suono sempre smagliante. Lo dimostrano sul finire la splendida Motivi Familiari e l' incisiva Fiori. A sigillare il disco arriva Il Chiodo, brano in cui la sapiente scrittura dell' artista romagnolo vive il suo apice grazie  a parole che si conficcano dritte al cuore. Chitarre e voci, quindi, sono gli unici strumenti con il quale Frigieri costruisce l' intero lavoro. Un disco tutto incentrato su un tema importante: la sconfitta, che è anche - e soprattutto - un modo per ripartire.

Tagliente | 7.5



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