venerdì 6 novembre 2015

Lonesome Leash - Precious Futures

Dietro lo pseudonimo di Lonesome Leash si nasconde Walt McClements, polistrumentista che ha militato nei Dark Dark Dark, Hurray for the Riff Raff, e Why Are We Building Such A ship? "La mia volontà è quella di far suonare la fisarmonica come un sintetizzatore o qualcosa di più". Parole che fanno da presentazione a quello che è un personaggio alquanto unico nel suo genere. Originario di New Orleans, Lonesome Leash dà vita ad una ricerca musicale che lo vede proiettato all' interno di una galassia sonora del tutto nuova. Il nostro fa tutto da solo, maneggiando con cura minuziosa grancassa, charleston, fisarmonica, tromba e quant' altro. Il risultato è una musica capace di trame articolate e traiettorie imprevedibili, che attinge a certo art folk con forti echi balcanici. Una prima pubblicazione avvenuta agli inizi del 2013 e una seconda giunta a distanza di pochi mesi; in mezzo una serie di concerti che lo vedono tra Europa e Stati Uniti. Oggi il one man band americano arriva al suo terzo lavoro offrendo ancora una volta una raccolta di canzoni esplosive. È sempre la fisarmonica il punto di riferimento; anche se questa volta l' ago della bilancia pende a favore di un pop esplorativo, lasciando però invariate alcune atmosfere tipiche della musica gitana. In "Precious Futures" i ritmi si fanno più quadrati, le linee vocali più melodiche, l' approccio quasi più docile. Ma l' ispirazione rimane la stessa, come pure l' impatto. 7 tracce senza freni in cui nulla è lasciato al caso. Estetica, classe, energia, spontaneità sono tutti elementi che hanno il compito di rendere il viaggio indimenticabile; e l' impeto di brani come Momentum, Home Was A Feeling, See What You Say sono la migliore testimonianza di tutto questo. Ancora un disco solido ed equilibrato per un talento che sembra troppo poco conosciuto. E siamo solo all' inizio.

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