lunedì 16 novembre 2015

Julia Holter - Have You In My Wilderness


















Quelle di Julia Holter sono canzoni di cristallo forgiate da mani sapienti, forti di un linguaggio unico e personale. “Have You In My Wilderness” arriva a 3 anni di distanza dal disco precedente e si presenta in tutta la sua bellezza, vantando un suono tanto fragile che a tratti sembra scivolarci tra le mani. Quelle ritmiche quasi sempre abbozzate e quella sensazione di eterna leggerezza, si specchiano in arpeggi morbidi accomodati su tessuti astrali. Un lavoro articolato, fatto di arrangiamenti ariosi che vedono tra l' altro l' impiego di contrabbasso, clavicembali, sax e pianoforti. Il risultato è tutto un susseguirsi di brani che si muovono su equilibri sottili e melodie vaporose. Solitudine e assenza. Splendore e incanto. Un oceano in calma apparente attraversato da folk, pop, jazz, elettronica. La composizione classica si sposa con la melodia creando un paesaggio sonoro suggestivo e romantico. La Holter dispiega tutto il suo potenziale, e ciò che ne viene fuori è qualcosa destinato a rimanere negli anni. La dimostrazione è tutta racchiusa nella bellezza di queste 10 gemme. E credetemi: risulta difficile indicarne il momento migliore. L' impressione è quella di immergersi tra le geometrie complesse di Laurie Anderson e le atmosfere oniriche dei Sigur Ros.; tra le fascinazioni ancestrali di Joanna Newsom e gli slanci melodici di Kate Bush. Sfuggente, elegante, intima. La musica di Julia Holter vive di ambizioni, di ricerca, di intuizioni. Non resta che inchinarsi dinanzi a tanta grazia.

Puro incanto | 8.5

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