domenica 13 settembre 2015

The Libertines - Anthems For Doomed Youth


















La notizia riecheggia tramite Facebook, e non è affatto uno scherzo: i Libertines tornano in pianta stabile e con un nuovo album. Doherty ritrova l' amico Barat e porta a conclusione “Anthems For Doomed Youth”. Se i problemi di Pete con l' eroina non avessero intralciato il percorso intrapreso dai quattro ragazzi inglesi, ora - forse - staremmo qui a parlare di un' altra storia e magari di un altro disco. Fatto sta che mentre mi accingo a scrivere del nuovo lavoro, il buon Pete Doherty sembra essere stato ricoverato per motivi ancora sconosciuti. A dare un senso a tutto ciò ci prova la musica, quella racchiusa in questo nuovo capitolo della band inglese. Come prima cosa sono trascorsi ben 11 anni, e i Libertines sembrano aver ancora le idee chiare.“Anthems For Doomed Youth” è un disco da ascoltare tutto d' un fiato, con quella Barbarians in partenza che scorre impetuosa e che lascia spazio ai deliri alcolici di Gunga Din. Si scivola poi tra una giocosa Fame & Fortune, una romantica ballata come You're My Waterloo, il rock' n' roll sfacciato di Belly of the Beast e quello da colpo al cuore di Heart of the Matter. A terminare il lavoro ci pensano brani capaci di emergere al primo ascolto (The Milkman's HorseGlasgow Coma Scale Blues, Dead for Love). "Anthems For Doomed Youth” suona omogeneo, calibrato, grazie a una produzione attenta e funzionale, con chitarre, basso e batteria ad incendiare tutto. Semplicità e irruenza regolano un rock sempre tagliente, fatto di melodie e pulsioni punk. C'è anche tanta voglia di rimettersi in gioco tra le pieghe di queste canzoni. Perfetti sotto ogni aspetto. 

Inaspettato | 8

Nessun commento: