giovedì 23 luglio 2015

Summer Fiction - Himalaya


















La corsa al disco pop dell' anno si conclude qui, con il secondo album di Summer Fiction, progetto dietro al quale si nasconde la penna di Bill Ricchini, autore di Philadelphia che già qualche anno fa si era fatto notare grazie a due piacevoli album, "Ordinary Time" (2002) e Tonight I Burn Brightly" (2006), entrambi pubblicati a suo nome. Il progetto Summer Fiction nasce nel 2011 con un primo album omonimo. Oggi arriva questo "Himalaya", disco che praticamente entra di diritto tra le cose migliori ascoltate quest'anno. Prodotto da B.C. Camplight e Joe Lambert, "Himalaya" offre una selezione di canzoni da sciogliere il cuore. Pop ricoperto di miele, per dirla in modo semplice. Succede in modo inatteso: On and On, Dirty Blonde, Perfume Paper, Lauren Lorraine, Genevieve, Religion of Mine, Be my Side, sono di una bellezza accecante. L' impressione è quella di trovarsi in riva al mare, persi tra i ricordi di un tempo lontano. Si passa dai Beach Boys ai Beatles; dai Felt ai Belle and Sebastian. Il tutto sembra ripartire dal precedente lavoro. E così ancora una volta si sprigionano profumi inebrianti, melodie al limite tra sogni e nostalgia, arrangiamenti ariosi, armonie cariche di fascino, cori, controcanti. Tutto al servizio di una scrittura spontanea, sagace, che cattura al primo ascolto, forte di una produzione sempre equilibrata in cui tutto trova il giusto incastro. 32 minuti per respirate a pieni polmoni. Splendida anche la copertina.

Colpo di fulmine | 8

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