Sarò breve: Davide Tosches è uno dei cantautori italiani più
talentuosi venuti fuori negli ultimi anni, e questo suo “Luci Della Città Distante” ne è la conferma. Davide vive a Torino, in una casetta di
campagna. Fa una vita semplice: si sveglia presto, spacca la legna, coltiva la
terra. E poi scrive canzoni. Stupende canzoni. Ha collaborato con molti artisti
della scena musicale italiana ed internazionale, non solo in qualità di
musicista ma anche di illustratore. Nel 2009 ha fondato la Contorecords, etichetta dedicata esclusivamente alla pubblicazione di dischi italiani, e lo
scorso anno ha messo in piedi il suo personale studio di registrazione Al confine del
bosco. A due anni di distanza dal “Lento disgelo”, il cantautore torinese torna
con “Luci Della Città Distante”, terzo atto in casa Tosches. Con una copertina
realizzata dallo stesso autore grazie all’ utilizzo di un pennarello con punta
a pennello, il nuovo lavoro vede la collaborazione di gianCarlo Onorato e si presenta ancora una volta come un’ opera
personale. Si tratta di un disco intimo, silenzioso, quasi scheletrico. Chitarra
e voce sempre in primo piano. Una strumentazione soffusa e spettrale, che vede
l’ impiego di contrabbasso, tromba, violino, filicorno e ritmiche velate. Tosches fotografa ancora
una volta la natura, conducendosi attraverso un percorso intimo e inquieto. Si
fa presto ad innamorarsi di canzoni come
L’ autunno, Un cane, Il primo giorno di estate, Il calabrone. Spontaneità
ed eleganza procedono con lentezza lungo queste nove canzoni dall' atmosfera
sfuggente. Davide evita ogni fronzolo superfluo, e decide di porre in primo
piano le parole e l’interpretazione, raccontando il sempre difficile rapporto tra uomo e natura. La chiusura di Luci Della Città Distante rimane uno dei momenti più intensi dell' intero lavoro. Al disco partecipano Hugo Race, Ramon Moro, Catherine Graindorge, Massimo Rumiano, Laura Carè, Luca Andriolo, Vito Miccolis, Federico Marchesano, Dimitri Niccolai (Tenedle).
Profondo | 7.6
Profondo | 7.6
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