“Radice (S)quadrata” è l’esordio discografico che vede impegnato il giovane David Pollaci. Il cantautore siciliano, classe 1982, si affaccia sul panorama musicale italiano con un EP autoprodotto contenente una manciata di canzoni, che dopo anni di gavetta lo vedono compiere un atteso salto di qualità. Il lavoro arriva dopo 15 anni in cui il giovane musicista si è fatto le ossa suonando nei pub, nelle piazze, e tra strade dei vari paesi dell’entroterra siciliano. E’ un rock frizzante ed orecchiabile il protagonista di queste 6 canzoni, in cui lo stile compositivo dell’artista siculo viene fuori grazie ad una scrittura cristallina e diretta. Accompagnato da Giuseppe Diliberto (basso elettrico) Antonino Lala (batteria), Salvatore Passantino (violino), David Pollaci dà vita ad un lavoro personale e ponderato, imboccando la strada del rock e del songwriter italiano più classico, senza perdere mai di vista le proprie radici: i sogni, l’amore, la spiritualità, si fanno spazio tra le righe di queste canzoni.
Spettro, il Domani che t’aspetta, Farfalle al Vento (singolo che anticipa l’uscita del disco), mettono a fuoco lo stile di David. Con una voce roca che a tratti sembra ricordare il grande Rino Gaetano, il giovane artista cresciuto in Germania ci propone un esordio energico e godibile. Il primo frutto di una carriera che si prospetta interessante.
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