Ama definirsi una sorta di "architetto della canzone" il giovane William Doyle. Conclusa l’ esperienza nei Doyle and the Fourfathers, dopo la pubblicazione dell’ Ep "Hostel", 2013, il londinese William Doyle, a.k.a. East India Youth, debutta con questo spiazzante primo album. Pubblicato dalla Stolen Recordings, “Total Strife Forever” si presenta come un disco multiforme, caratterizzato da un’ elettronica futurista e un indie rock alquanto contagioso. Questo primo full lenght si compone di 11 brani che si dividono tra tracce interamente strumentali ed altre in cui il giovane William sfoggia un cantautorato personale e intenso. Una commistione artificiosa di pop ed elettronica nelle quali sembrano convivere le distorsioni cosmiche tipiche di Tim Hecker e le stratificazioni ambientali di Brian Eno. Un percorso arduo, immerso in un contesto sonoro articolato, proiettato in una ricerca sonora ambiziosa e fantasiosa, ci accompagna lungo le scie di una musica totale, in un crescendo celestiale di visoni allucinogene, dominate da un forte senso di inquietudine.
Marziano | 7.5
Marziano | 7.5
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