venerdì 12 dicembre 2014

Yob - Clearing the Path to Ascend



Il cielo torna a tuonare tra i sussulti apocalittici degli Yob. Mike Scheidt riprende in mano le sorti di quella che è forse la più grande formazione doom americana di sempre, e dopo il passaggio da Century Media a Profound Lore, riapre i varchi dell’ oscurità, trascinandoci lungo un percorso fascinoso quanto arduo. A primo impatto può sembrare un disco come tanti altri del genere. Ma le cose non stanno affatto così. La questione è semplice: “Clearing The Path To Ascend” non è adatto ai deboli di cuore. E bastano i primi boati a fartene rendere conto: In Our Blood fa schizzare il sangue al cervello; quasi 17 minuti di lacerazioni sonore in cui è possibile intravedere tutta la galassia Yob. La voce di Scheidt viene giù come lava incandescente. E già quando si arriva alla seconda traccia, l’ universo sembra accartocciarsi su se stesso: lo spazio circostante si deforma intorno ai ritmi incessanti di Nothing To Win. Il tutto diventa ancor più estremo. Ogni atomo del corpo viene scosso da una potenza incontrollabile. C’è anche il tempo di proiettarsi in soluzioni psichedeliche con Unmask The Septre (qui le chitarre raggiungono vortici di bellezza estrema). Marrow porta con sé detriti post rock per poi fonderli in esplosioni titaniche; qui si scorge anche una certa volontà da parte della band di andare oltre i propri confini, varcando territori inesplorati. Che altro dire: buon viaggio!

Poderoso | 8

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