sabato 6 dicembre 2014

SixToes - The Morning After


















Non tutti se ne ricorderanno, ma mesi fa i SixToes collaborarono con i Depeche Mode per alcuni remix di pezzi tratti da “Sounds Of The Universe”. Oggi la band inglese ricambia il favore, prestando al sestetto londinese la voce ammaliante di Gahan. “Sono una formazione di talento e la canzone era davvero perfetta per me”. Nasce così Low Guns, singolo apripista del nuovo album; che poi il disco, in realtà, è stato pubblicato nei primi di giugno senza avere i riscontri dovuti. 1:39 secondi è la durata dell' intro. 1:39 secondi bastano a chiarire una cosa: questo non è un album da farsi sfuggire. Pensiero confermato all' ascolto della bellissima Pedesta, (per il sottoscritto è una delle canzoni più belle dell' anno). The Morning After Melodrama è un altro gioiello incastonato in un folk evanescente, con splendide aperture melodiche e armonie leggere. Il cuore, ora, inizia a battere forte. Arrivano poi Zen Box, Low Guns, e il tutto si fa impalpabile. Sono gli archi il punto forte dell' intero disco: Volume Song, Nobody Inn, Russian Song si stringo attorno a violini drammatici e seducenti. Un folk crepuscolare e inquieto cerca riparo in melodie suadenti; canzoni cariche di dolore che si aggrappano all' anima senza mai perdere di vista la propria identità. "The Morning After" è un continuo peregrinare tra sentieri malinconici che a tratti sembrano riportare alla mente il Matt Elliott delle ultime produzioni. Vi avviso: va ascoltato più di una volta. Ma alla fine mi ringrazierete. 

Avvolgente | 8

Nessun commento: