giovedì 12 dicembre 2013

Il meglio del 2013

Le classifiche di fine anno lasciano sempre il tempo che trovano, ma spesso sono una buona occasione per recuperare qualche ascolto perduto.

Questa non è una classifica, ma una semplice lista dei 30 album migliori del 2013 (in ordine alfabetico per autore).


 A Hawk and a Hacksaw – You Have Already Gone To The Other World
“You Have Already Gone To The Other World” è un viaggio sonoro ai confini del tempo, che ripercorre storia e tradizione partendo dall' Ungheria, dove i due musicisti statunitensi iniziano la loro collaborazione, per poi trovarsi a ripercorrere i sentieri della musica balcanica e di quell' Europa che confina con l'oriente.
Travolgente - Voto 8




Arbouretum - Coming Out Of The Fog
"Coming Out Of The Fog" si presenta con otto tracce che si fondono in una colata lavica ai confini tra folk-rock e psichedelia, il cui incedere sontuoso riporta alla mente alcune produzioni di Neil Young insieme ai suoi Crazy Horse.
Ipnotico e alquanto ammaliante, quest'ultimo lavoro è senza dubbio il vertice artistico raggiunto fin'ora dalla formazione di Baltimora.
Senza tempo - Voto 8




Arcade Fire - Reflektor
Il quarto album della band canadese conferma gli Arcade Fire tra le formazioni che meglio hanno saputo coniugare passato e presente del rock, plasmando un suono originale ed inconfondibile. “Reflektor” si presenta come un lavoro sfrontato quanto ambizioso, pronto ad abbattere le barriere musicali alla ricerca di una libertà melodica del tutto personale.
Fascinoso – Voto 8


Ascetic - Self Initiation
Interessante debutto discografico per questo trio australiano. "Self Initiation"  si presenta in tutto il suo crepuscolare splendore, solcando tenebrosi sentieri al limite tra post rock e post punk, sconfinando in una certa gothic wave dal sapore industriale.
9 le tracce contenute nel disco, che sembrano immergersi nei meandri oscuri della mente, indagando gli abissi sonori in un vortice ipnotico di tetra bellezza.
Seducente - Voto 8


Ólafur Arnalds - For Now I am Winter
 "For Now I Am Winter"  si presenta come un lavoro diverso rispetto ai precedenti. L'elettronica diventa uno degli elementi portanti del nuovo album, a cui viene affiancata la splendida voce di Arnor Dan e una corposa sezione d'archi.  "For Now I Am Winter" è uno sbocciare di colori e sensazioni eteree che avvolgono dolcemente l'ascoltatore.
Cristallo - Voto 8


Ed Askew - For The World
For The World” segna il ritorno di Ed Askew. Siamo di fronte ad un' opera sincera, colma di una malinconia avvolgente.
Un folk che incrocia la musica da camera si intinge in un pop ricco di sfumature. Le 10 splendide ballate che compongono l’album sbocciano come fiori tra svariati profumi di nostalgia, arricchite da una strumentazione raffinata e variegata
Incantevole - Voto 8


James Blackshaw & Lubomyr Melnyk – The Watchers
The Watcher”, frutto di un’ unica session di sei ore tenuta a Londra, vede i due musicisti immergersi totalmente nei propri strumenti, per 4 lunghi brani semi-improvvisati di eleganza e misticismo.  Le note cristalline e impetuose del pianoforte di Lubomyr Melnyk si stringono alla visionaria dodici corde di James Blackshaw in un lungo abbraccio musicale di grazia e melodia, in una cascata minimalista di malinconica bellezza.
Ai confini del sogno - Voto 8,5

Bill Callahan – Dream River 
Dopo l’intenso e più tenebroso “Apocalypse” del 2011, il cantautore americano ritorna con un disco che profuma di speranza, un lavoro seducente capace di trasportarci lungo le sfumature del jazz, del soul e del folk, e che a tratti sembra riportare alla mente sonorità familiari ad artisti come Nick Drake, John Martyn, Tim Buckley e Terrie Callier. 
Limpido - Voto 8,5


Nick Cave & The Bad Seeds - Push the Sky Away
9 i brani che compongono il quindicesimo lavoro dell'artista australiano, che torna dopo ben 5 anni insieme ai fedelissimi Bad Seeds ormai orfani di Mick Harvey.
C'è una forte tensione che si espande lungo l'intero album. Una sorta di soffocamento sonoro carico di pathos e tetro romanticismo. “Push the Sky Away” è un album quasi minimale, un' unione di opposti che fa di questo nuovo lavoro un disco scarno ma al tempo stesso colmo di potenza.
Ammaliante - Voto 8

Mikal Cronin - MCII
“MCII” è il disco che conferma le grandi qualità compositive del musicista americano capace di creare una raccolta di brani dalle mille sfumature: dal garage alla surf music, dal pop al folk più acceso, il tutto amalgamato in un impasto psichedelico semplice e gradevole.
“MCII” è un lavoro sferzante e pieno di energia positiva da ascoltare tutto d’un fiato.
Scintillante – Voto 7,7



Matt Elliott - Only Myocardial Infarction Can Break Your Heart
A condurci tra le ombre delle nove tracce di questo nuovo album è un folk inquieto, che s'intreccia ad un lussureggiante flamenco. La voce di Matt Elliott si fa spazio tra una nebbia fitta che lascia intravedere paesaggi sonori immersi in una malinconia plumbea.“Only Myocardial Infarction Can Break Your Heart” è disco capace di offrire ancora una volta angoli musicali di immensa bellezza pronti a scalfirci il cuore con una profonda e dolce ferita.
Suadente - Voto 9


Chris Eckman - Harney County
Ispirato alla lettura del libro“ Owning It All” di William Kittredge, "Harney County" si presenta come un album scarno, sabbioso, intenso, dove la voce profonda di Chris Eckman si fa spazio nei nostri cuori sin dalle prime note, guidandoci lungo le strade fangose di un’ America arida e disincantata, tra le colline e le terre innevate della contea dell’ Oregon.
Avvolgente – Voto 7.8


Endless Boogie - Long Island
Immaginate una jam tra ZZ Top, Stooges e Canned Heat, e avrete un' idea di ciò che è contenuto nei 79 minuti di questo nuovo album degli Endless Boogie.
Acido, corrosivo e stordente, questo terzo lavoro del quintetto newyorkese si presenta in tutta la sua potenza con 8 brani di lunga durata, che si dilatano vertiginosamente tra un blues scorticante e un southern rock ai confini con la psichedelia.
Infernale - Voto 9

Nils Frahm - Spaces 
Spaces”, registrato in presa diretta nell’ arco di due anni in luoghi sempre diversi, come diversi sono i mezzi usati dal pianista berlinese mostra un’ evoluzione stilistica che lo trascina verso nuovi sentieri melodici e sperimentali. E’ l’elettronica il vero elemento innovativo che fa di questo lavoro un disco intenso e affascinante che penetra lo spazio come un fascio di luce abbagliante.
Che fascino! - Voto 8

Hookworms - Pearl Mystic
Uno sbalzo psichedelico prorompente ai confini tra garage e krautrock. Questa credo sia la migliore definizione per l' album di esordio della band di Leeds.
Carico di un' energia positiva, "Pearl Mystic" spinge l'ascoltatore verso un muro del suono che si fa eco tra una splendida voce distorta e riverberata, e una strumentazione alquanto efficace.
Una perla mistica - Voto 8



Hot Lunch - s/t
Gli Hot Lunch arrivano da San Francisco e sono una vera e propria macchina infernale di rock allo stato puro.
Nati dallo scioglimento dei Parchman Farm, la formazione americana, composta da Eric Shea, Aaron Nudelman, Rob Alper e Charlie Karr, giunge ora alla prima pubblicazione con questo 
agglomerato di potenza che viaggia inarrestabile lungo sentieri che si intersecano tra heavy-prog, garage e psichedelia.
Che Grinta! - Voto 8,5

The Icarus Line  - Slave Vows
“Slave Wovs” si presenta con una copertina dal fascino sinistro che ci propone un album intenso. Un’ irradiante potenza colma di disperazione si squarcia attraverso distorsioni soniche che esplodono in un sussulto di rock oscuro e rabbioso.Un lavoro sublime e di straziante energia che sembra sbocciare direttamente dalle terre velenose dell’inferno. 
Allucinante – Voto 9


Kadavar - Abra Kadavar
I Kadavar si confermano tra le migliori hard rock band del nuovo millennio."Abra Kadavar" arriva a meno di un anno di distanza dal debutto dei tre berlinesi e mostra segni chiari di un miglioramento dal punto di vista dell' architettura sonora . Un album solido che scorre irrefrenabile tra riff incandescenti ed echi pischedelici, che si fondono in un hard blues viscerale e fuori dal tempo.
Incantesimo - Voto 8



Monomyth - s/t
L’ album di debutto degli olandesi Monomyth è un ammasso infuocato di rock cosmico che colpisce dritto al cuore in un’ esplosione di straordinaria energia. Un’ architettura sonora pazientemente costruita, una musica totale, immersa tra i meandri dello spcae rock, disegna le sfumature di un disco interamente strumentale, dove la tecnica espressa dai 4 musicisti si plasma in una potenza sonora di magnetica bellezza.
Monumentale – Voto 8


The National - Troble Will Find Me
Il nuovo lavoro della band americana sfoggia una sequenza di brani dal sapore notturno.
Un rock solido e avvolgente, in perfetto equilibrio tra calma ed euforia, calato in una pozza di nostalgia che si riflette nella splendida voce di Matt Berninger.
Brani come Fireproof, Sea of Love, I Need My Girl, Humiliation e Pink Rabbits, sono destinati a conficcarsi dritti nel cuore.
Semplicemente bello - Voto 8


Navel - Lover Boy
“Loverboy”, registrato e mixato nell’estate del 2012, è opera ammaliante e visionaria, che affonda le sue radici nel blues, nel country e nel grunge, il tutto avvolto in una nuvola allucinogena di eterea bellezza.
11 le tracce che compongono questo nuovo album, destinate a rimanere un esempio brillante di moderna psichedelia.
Luminoso - Voto 8



Pyramidal - Frozen Galaxies 
Seconda pubblicazione per la band con base ad Alicante, Spagna. Il nuovo lavoro si presenta ancora una volta con una splendida cover e si compone di 4 tracce dilatate che si spingono nello spazio infinito in un viaggio intergalattico attraverso la più oscura psichedelia. Un flusso inarrestabile di potenza e progressione musicale in grado di liquefarsi in un tumulto sonoro tra doom, stoner e space rock.
Agghiacciante – Voto 8.2



Lee Ranaldo and The Dust - Last Night On Earth
“Last Night On Earth”, che vede l’ ex Sonic Youth accompagnato dai The Dust, si mostra disco scorrevole e accattivante, forte di un approccio musicale melodico e graffiante.Il risultato è un album equilibrato e fresco, capace di coinvolgere l’ascoltatore fin dai primi istanti. Un sound che a tratti si mostra più robusto e definito rispetto al lavoro precedente, ricama di bellezza queste 9 tracce, confermando Ranaldo come uno dei grandi eroi del rock.
Eclettico – Voto 8


Rose Windows - The Sun Dogs
Un mix fascinoso di blues, folk e psichedelia ricco di misticismo e suggestioni orientali. Così si presenta “The Sun Dogs”, opera prima per la band americana, ultima scoperta in casa della seminale Sub Pop Records.  Un turbine prorompente di suoni e mood orientaleggiante si sprigiona con fattezze psichedeliche trasportando l’ascoltatore in un viaggio visionario tra musiche persiane e indiane.
Suggestivo - Voto 8



Samsara Blues Experiment – Waiting For The Flood
C’è un approccio progressivo a modellare la struttura di questo nuovo album della formazione berlinese. 4 tracce che si dilatano tra tecnica e fascino in un oscurità siderale di brulicante energia. Waiting For The Flood” è disco ispirato ed efficace che delinea uno scenario musicale che affonda le radici in un blues oscuro che si fa spazio tra fitte tele psichedeliche.
Un diluvio galattico di fiammeggiante psichedelia – Voto 8,2



Soft Hills - Chromatism
Il quartetto di Seattle torna con questo nuovo "Chromatisms", lavoro che mette ancora una volta in luce le grandi qualità compositive della formazione americana.
Il sound rimane invariato rispetto al disco precedente: un folk rock avvolto in una nube psichedelica, capace di riportare alla mente ora il più elettrico Neil Young, ora gli onirici Fleet Foxes.
Conferma - Voto 8,3



Colin Stetson – New History Warfare Vol 3: To See More Light 
To See More Light” segna il terzo capitolo di “New History Warfare” e si presenta forse come l’opera più complessa creata fin’ora dal musicista americano.
Un vortice ipnotico e fuori da ogni convenzione musicale, proietta l’ascoltatore lungo sentieri sonori al limite dell’ignoto, dove il free jazz esplode furioso in un labirinto metallico che si specchia in un minimalismo incandescente.
Stellare – Voto 9


Teeth Of Sea - Master
 "Master” delinea uno scenario musicale apocalittico prendendo in prestito le sonorità liquide dello space rock, la complessità del progressive e la freddezza della tecno, creando un collage musicale da brividi, per guidarci verso squarci di delirio tecnologico e cibernetiche emozioni. Un lavoro che punta lo sguardo verso il futuro e sui meccanismi adottati dall’uomo, sempre più orientato a divenire una macchina senza anima.
Terrificante - Voto 8,5


Toner Low - III
Una discesa negli abissi più oscuri dello stoner guidati attraverso 4 tracce perlopiù strumentali dalla potenza inaudita.
La formazione olandese riesce a dare vita a riff ammalianti quanto tenebrosi, ricchi di una sostanza psichedlica liquida e spoglia di ogni forma di luce.Una bestia sonora che divora riff scorticanti in una lentezza ritmica praticamente asfissiante.
Mastodontico – Voto 8



Johnathan Wilson – Fanfare
Una scrittura leggera ed elegante, capace di dare vita ad un arcobaleno musicale tra folk, psichedelia e sfumature al limite del progressive, contraddistingue “Fanfare”, che conferma le grandi qualità del giovane Wilson, in grado di confezionare un disco magnetico e saturo di suoni, forte di collaborazioni eccelse: Roy Harper, David Crosby, Jackson Browne, Graham Nash.
Brillante – Voto 8





SINGOLARE BELLEZZA


Reflektor - Arcade Fire
Old Skin- Olafur Arnalds
Don't Play With Guns - Black Angels
Suddenly - Anna Calvi
The WeightMikal Cronin
Get Lucky - Daft Punk
Secret To The End - Depeche Mode
The Phone Book - Editors
Where Will You Go - Jacco Gardner
The New Life - Girls Names
Pale Green Ghosts - John Grant
MR. Friedrikson - Jay Jay Johanson
The Sun For Me - Navel 
Wartime Lovers - Rose Windovs
I Am The One - Silver Seas
Please - Adam Stefford
Keep Your Weeds - Jex Thot
Ya Hey - Vampire Weekend
Getting EvenWhite Lies








1 commento:

kaosleo ha detto...

Bella classifica, ci sono un sacco di cose che ho ascoltato e riascoltato (e amato) durante il 2013.
Come pure cose di cui non so praticamente nulla, e che mi vado a recuperare volentieri.

"Abra Kadavar", "Pearl Mystic" e "Waiting For the Flood" sono stati in heavy rotation nel mio stereo per un bel po' (i Kadavar, però, mi sembrano ancora un po' troppo dei *derivati* dei Black Sabbath per potermi piacere fino in fondo), e ora è il turno di "Chromatisms".

"Hot Lunch" e "Slave Vows" sono, a parer mio, tra le cose migliori uscite nell'anno appena trascorso. Due bombe all'idrogeno, due album che trasudano rock'n'roll da ogni singola nota. Eccitanti!

Gli Arcade Fire e i National non li digerisco, ma credo sia una questione - insormontabile - di gusti.

Nick Cave e Arbouretum mi son sembrati un po' noiosetti. Dei secondi ho preferito "The Gathering", di cui questo mi sembra una versione un po' spenta. "Push The Sky Away" mi sembra aggiunga poco o nulla alla storia di Cave.

"Long Island" è un buon trip hard lisergico ma nulla più. Mi pare - ed è una sensazione che mi accompagna ad ogni loro uscita - che le canzoni degli Endless Boogie siano ineccepibili, persino inarrivabili (con la notevole eccezione rappresentata dagli Earthless) da un punto di vista della furia jam-hard-psych, ma che regalino veramente poco dal punto di vista delle canzoni. Dei loro dischi mi resta veramente poco, alla fine dei conti.

"Last Night on Earth" è un album discreto, persino piacevole a tratti, ma che non riesce a suscitarmi emozioni forti, come vorrei. Trasuda professionalità, ma alla fine dei conti mi sembra un poco scontato per gli standard del suo autore (ma forse sono io, che ancora rimpiango il suo lavoro con la Gioventù Sonica).

E... e basta, che ho scritto pure troppo! :)