martedì 24 febbraio 2015

Spectres - Dying


















Nel minuto e 28 secondi di Drag bisogna fare attenzione a tenere non troppo alta la manopola dell’ amplificatore: il rischio è quello di giocarsi l’ impianto alla partenza di Where Flies Sleep. L’esordio sulla lunga distanza per la band di Bristol avviene dopo un EP e un singolo che già lasciavano intravedere quelle che sarebbero state le coordinate del disco di esordio: shoegaze suonato come colonna sonora per la fine del mondo. Una massa irrefrenabile di distorsioni e ritmiche assordanti, con esplosioni improvvise e feedback di devastante violenza. Tutto trema sotto i colpi efferati di brani dalla potenza micidiale: “Dying” viaggia spedito come un treno fuori controllo. Senza sosta alcuna. Senza neanche un attimo di respiro. 10 tracce suonate come se non esistesse un domani. Joe Hatt (Guitar, Vocals), Darren Frost ( Bass, Vocals), Adrian Dutt (Guitar), Andy Came (Drums) ci mettono muscoli e sudore. Quello che ne viene fuori è un garage noise metallico, regolato da un approccio melodico e disperato. FamilyThis Purgatory, Mirror, Sink, Lump,sono abissi oscuri dentro i quali si scatena un’ energia irrefrenabile. Vortici e sussulti da far accapponare la pelle. È proprio il caso di sconsigliarlo ai deboli di cuore.

Da maneggiare con cura | 8

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