martedì 25 novembre 2014

Scott Walker + Sunn O))) - Soused


















Scott Walker + Sunn O))). Ovvero: quando l’oscurità diviene una questione abbagliante.  La parabola musicale di Scott Walker non conosce fine. Partito negli anni ’60 coi The Walker Brothers, ha poi intrapreso una carriera solista unica nel suo genere. Walker arriva ai giorni nostri in veste di sperimentatore, dando vita a dischi dal fascino oscuro (“Tilt”, “The Drift”, “Bish Bosh”). Non stupisce, quindi, che sia una band come quella dei Sunn O))) ad intraprendere insieme all’ artista americano questo viaggio nel sottosuolo della materia musicale. È “Soused” il risultato di questo binomio: lugubre, alienante; un vero ammasso di disperazione, partorito quasi interamente dal cuore di Walker, che ha composto non solo le liriche, ma anche le musiche, poi lavorate in studio dalla band statunitense. La voce di Scott Walker disegna traiettorie oscure; i Sunn O))) sferrano rasoiate industrial. Riesce difficile rimanere impassibili alla struttura dilatata e alla potenza drammatica di ogni singolo brano. Le destrutturazioni sonore messe in piedi dai Sunn O))) si legano in modo quasi perfetto ai vocalizzi oscuri emessi dalla voce baritonale di Scott Walker. Una simbiosi che vive di pieni e di vuoti, di silenzi e di esplosioni improvvise. Un incastro di percezioni alterate, volte a formare un unico e abbagliante flusso sonoro.“Soused” si presenta come un’ opera profonda e non di facile ascolto. Doveroso, quindi, affidarsi a questo disco con la massima attenzione. Il rischio è quello di passargli davanti senza entrarci.  Il segreto sta nel chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare nel baratro di una musica senza confini.


Oblio | 7.8

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