Basterebbe semplicemente elencare i nomi che si sono
affiancati all’artista inglese in questo nuovo album (Nick Cave, Warren Ellis,
Anna Calvi, Steve Earl, Roger Waters), per poter affermare che “Give My Love to London” è uno di
quei dischi che lasciano il segno. 68 anni a dicembre (50 dei quali
trascorsi nella musica) e 20 album all' attivo. La signora Faithfull torna con
uno splendido disco prodotto da Rob Ellis e Dimitri Tikovoi. “Give My Love to London” si presenta
come un’ opera intima e introspettiva. Un lavoro che ha visto una lunga
gestazione, colpa di un forte mal di schiena che ha costretto la cantante a
letto per mesi. Questo ha permesso che il disco venisse prodotto con calma e
cura minuziosa dei dettagli. Marianne Faithfull racconta la sua Londra, e lo fa
in modo disarmante. Quella voce consumata dagli anni sembra potersi
spezzare da un momento all' altro. Una classe immensa aleggia sulle
note di queste canzoni: dal country della title track, alla dolente True Lies; dall’ intimità di Love More Or Less alla sofferenza
di Late Victorian Holocaust; dal
blues di The Price of Love alla
malinconia di Deep Water. C’ è
poi il finale struggente di I Get
Along Without You Very Well (uno dei brani più belli di questo 2014).
“Give My Love to London" è
una raccolta di 11 canzoni che stringono come una morsa al cuore. Dimenticavo:
va inserito di diritto tra i dischi più belli dell' intera carriera.
Emozionante
| 8
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