venerdì 12 settembre 2014

3quietmen - Noir - Power - Perla


Occorre una buona dose di coraggio per pubblicare 3 album in un colpo solo. Se poi la proposta musicale, oltre ad essere reperibile in digitale arriva anche su supporto fisico sotto forma di 8 vinili in copia limitata, ciascuno accompagnato da una serie di acquerelli di Dario Bruna, il gesto di coraggio diviene un atto di eroismo artistico. I 3quietmen (Ramon Moro - trumpet, fluegelhorn, fx, Federico Marchesano - bass, fx, Dario Bruna - drums, percussion, marimba) hanno alle spalle 15 anni di attività musicale. I tre musicisti italiani danno vita ad un ritorno col botto. Le coordinate del gruppo sono più che chiare: libertà di esecuzione, tensione ritmica e cromatismi psichedelici. Tutto questo pone le basi per una musica totale e inafferrabile. 3 dischi, dicevamo; 3 viaggi diversi l’uno dall’altro.  “Noir” e “Power” sono due live , completamente improvvisati, realizzati in un’unica sessione tenutasi al Superbudda Studio. Il primo,  composto da ben nove frammenti, si presenta in tutto e per tutto fedele al proprio nome. In “Noir” si respira un’ aria pesante: tromba sempre in prima fila,  basso che ricama sensazioni notturne e ritmiche feline che attendono l’assalto.  Un sound a tratti angosciante e sospettoso, e quasi sempre controllato, si lascia andare per pochi minuti nel funky alieno della traccia numero 8. Il secondo,“Power”, come anticipato già dal titolo,  mostra un sound più aggressivo: percussioni pronte ad esplodere, soluzioni musicali intricate e suggestioni apocalittiche disegnano un paesaggio raggelante. C’ è poi “Perla”, un concept album dal tessuto sonoro denso e suggestivo. Disco ambizioso e articolato, registrato nel lontano 2010 e custodito nel cassetto come un sogno, vede la partecipazione di Stefano Battaglia, pianista ormai affermato e sistematosi presso la ECM. Il disco spazia tra i toni eleganti del jazz, passando dalle atmosfere cupe del post rock, ai caleidoscopi progressivi di Canterbury. Attimi di euforia e momenti di introspezione si rincorrono tra visioni e citazioni tutte da decifrare. Il tutto incredibilmente equilibrato in ogni passaggio.  I 3quietmen ci schiaffano davanti al muso tre dischi di difficile inquadratura; lavori che vivono di continue evoluzioni. Il punto di partenza?  Il jazz. Quello di arrivo? L ’infinito.

Portentoso | 7.5



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