sabato 24 maggio 2014

Peter Murphy - Lion


















Cala il buio: il signore delle tenebre è tornato. Si tratta del decimo disco da solista dell’ex Bauhaus. “Lion”, prodotto da Martin Glover, noto come Youth, ex bassista e co-fondatore dei Killing Joke, resta fedele a quanto già prodotto da Murphy in passato, e si materializza attraverso uno stile ormai definito, in un’ esplosione titanica di sinistra bellezza: un concentrato di gothic rock dalle sfaccettature elettroniche dà vita ad un lavoro complesso e, per certi aspetti, anche ambizioso. Una sinfonia di macabro romanticismo innesca un susseguirsi di canzoni che sprofondano negli abissi sonori in bilico tra dark-wave e alt-rock: Low Tar Stars, Holy Clown, Eliza scivolano lungo un sentiero magico e astrale; I'm On Your Side, The Rose, Loctaine sono suggestive e magnetiche; Hung Up e The Ghost of Shokan Lake, evocano paesaggi raggelanti; Compression e I Am My Own Name, Lion aprono varchi per una nuova dimensione. Murphy fornisce un’ interpretazione sentita, per una musica totale. L’universo gotico abbraccia la sua la sua voce, che si staglia come una stella su un panorama oscuro e alienante. Insomma, “Lion” è una bestia sonora dal suono imponente. Una cura minuziosa dei dettagli rende l' opera densa e sorprendente. C’è da leccarsi i baffi.

Agghiacciante | 8

Ascolta "Loctaine"

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