Inutile sottolineare che questo nuovo album di Linda Perhacs sia uno dei ritorni più inaspettati del 2014. Che poi il disco si apra con la meravigliosa canzone che dà il titolo all’ album, e che entra di diritto nella mia personale classifica dei brani più belli dell’ anno, sta semplicemente ad indicare che la cantautrice californiana sembra essersi presa il tempo necessario per progettare il suo ritorno, dando vita ad un disco fascinoso e ammaliante. “
The Soul of All Natural Things” arriva a distanza di 44 anni da
“Parallelograms” e si presenta con un folk cristallino e psichedelico: un songwriting delicato, ricco di intricate armonie vocali e divagazioni che vanno dal latineggiante all’orientale, si misura elegantemente con elettronica e mood rarefatti. Ne nasce un lavoro sincero e pacato, che vede Chris Price e Fernard Perdomo alla produzione, e inoltre la partecipazione di Julia Holter e Ramona Gonzalez (Nite Jewel). Spettrale quanto raffinato, “The Soul of All Natural Things” offre momenti impeccabili (
The Soul of All Natural Things , Children, River Of God, Freely, Daybreak,) e altri un po’ anonimi (
Prisms of Glass, When Things Are True Again, Song of the Planets).
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