martedì 8 luglio 2014

Young Widows - Easy Pain


















Potente, oscuro e dannatamente affascinante. Questo è “Easy Pain”. Il nuovo capitolo  segna il ritorno della formazione americana, che a distanza di tre anni dal precedente "In and Out of Youth and Lightness" dà oggi alle stampe il quarto lavoro da studio. È l’ennesima maschera in copertina a presentarci il nuovo viaggio tra le tenebre per la formazione del Kentucky. I Young Widows suonano essenzialmente una miscela di noise e post-punk claustrofobico, che scorre attraverso un blues inquieto, alimentato da picchi di energia asfissiante. Tutto fatto nel modo più cupo possibile. Se il precedente album mostrava lentezza solenne nell’esecuzione dei brani, questo nuovo lavoro si mostra disco efferato fin dai primi istanti. Un rock cavernoso e disperato, esplode mediante 10 sanguinolente tracce: si pensi alla poderosa apertura di Godman; all’ammasso viscerale di Cool Night; alla violenza sonora di Kerosene Girl. Incredibile come poi l’intero disco possa mantenere intatta quella sensazione di straniante vertigine (Gift of Failure, Bird Feeder, The Money). “Easy Pain” è  un mantra oscuro di straziante energia; un terremoto sonoro di feedback e distorsioni da togliere il fiato. Con un suono che si è fatto negli anni sempre più violento e impetuoso, il trio statunitense sforna uno dei lavori migliori dell’intera discografia. Il rischio è quello di rimanerci stecchiti. 

Lancinante | 8


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