martedì 25 febbraio 2014

Kaviar Special - s/t


















Non capita a tutti di esordire con un disco del genere.
Si affacciano in modo prepotente sul panorama indie rock i 4 ragazzi provenienti da Rennes, Francia. Il biglietto da visita è un album omonimo, che sorvola un garage di bassa fedeltà, incastonato in un punk spigoloso. Un esordio a dir poco esplosivo: Diting A Slut dà il via alle danze tra un ritmo martellante e un power pop fragoroso. Dead, Bored To Death, Shirley, Poison Cake, sono roba da far smuovere il culo ai più pigri. “Kaviar Special” è un continuo e frenetico assalto sonoro, in cui 4 si trascinano dietro le melodie più affabili della surf music, abbracciando con disinvoltura il punk più incazzoso (Summer,#1). Stupefacenti melodie vengono sommerse da tonnellate di chitarre fuzz (Paradise). Riff incandescenti, ingabbiati in una psichedelica sfuggente, infuriano senza controllo (Mr. Pickle, Ptit Cul, Sabadidon). Un garage rock furente e spavaldo, traccia quelle che sono le coordinate musicali dei 4 musicisti francesi, guidandoci lungo un coacervo sonoro gradevole quanto asfissiante. In media i brani superano a stento i 3 minuti (fatta eccezione per la conclusiva Untitled Relationship, che sfiora i 4 minuti).
Adrien, Jérémy, Léo e Vincent, che Dio vi benedica.

Scintillante | 8.3

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